Ha richiesto diversi anni, ma finalmente la riqualificazione del Naturalis Biodiversity Centre di Leiden, in Olanda, trova conclusione grazie a un complesso intervento di riqualificazione sviluppato dallo studio di architettura Hollandse Nieuwe.

Una sfida impegnativa, sia per il numero e la varietà di funzioni ospitate all’interno del complesso, dagli ambienti ufficio ai laboratori di ricerca per arrivare agli spazi museali, sia per i vincoli tecnici e spaziali della struttura.

Filo conduttore del progetto è la filosofia alla base delle attività dell’Istituto, conoscere la natura per preservare la biodiversità, che ha dato vita a un interior design il cui elemento centrale è la visibilità.

Sia per i visitatori, rendendone l’esperienza immersiva e completa, sia per lo staff dei dipendenti e ricercatori, posti in reciproca relazione permanente con tutte le attività che si svolgono all’interno del complesso.

Ciò ha dato vita a un progetto che scandisce e delimita funzionalmente gli spazi interni attraverso setti modulari in legno di rovere, utilizzati in modo da creare una articolazione distributiva rigorosa ma al tempo stesso visivamente aperta.

Un’impostazione che ricorre anche negli ambienti ufficio, inseriti all’interno di ampi box vetrati sostenuti da cornici in acciaio ispirati a quelli utilizzati per le esposizioni museali.

L’area uffici occupa sei piani, tutti accessibili dal piano terra tramite un corpo scale situato in posizione centrale, che ospitano spazi di lavoro e dedicati alla ricerca oltre agli ambienti di servizio, con sale riunioni e box privati che intervallano gli ambienti comuni.

Una palette cromatica e materica essenziale, giocata sulle tinte del bianco e nero riscaldate da accenti di colore e dal legno naturale, abbinata a un’ampia presenza di piante da interni e serigrafie a tema, conferisce una ben definita identità comune a tutti gli spazi di Naturalis.