Energia allo stato puro, colore, allegria: le Sundukovy Sisters sono tutto questo. Una giraffa che presidia l’ingresso di un hotel, una pecora luminosa così grande da occupare un’intera hall, archi a tutti sesto sottolineati da lucine come a una fiera di paese sono solo alcune delle trovate progettuali con cui le gemelle firmano gli spazi
Quando Olga e Irina Sundukovy hanno iniziato ad approcciare il mondo della progettazione pensando di farne la loro professione, un amico consigliò loro di partire con la redazione di un business plan il più possibile dettagliato, con obiettivi e tempi previsti per raggiungere i vari step. La frase più saggia che quella persona disse alle allora giovanissime gemelle è diventato per loro un vero e proprio mantra: più sogni in grande, più grandi saranno i traguardi che raggiungi. E così le ragazze hanno aperto il loro studio a Mosca nel 2004 ma, fin da subito, hanno scelto di lavorare anche oltre i confini russi. E a oggi, le Sundukovy Sisters hanno firmato oltre 150 interni – compresi alcuni uffici e residenziali di alta gamma – in USA, Medio Oriente, Africa e Asia.

Le Sundukovy Sisters hanno un approccio molto pragmatico, ma desiderano che gli spazi finiti siano così colorati e dirompenti da far esclamare: “Hey, ecco di nuovo quelle due!”. Ogni lavoro parte da un attento studio del target: chi verrà a cena in questo ristorante? chi soggiornerà in questo hotel? La location e la storia del luogo non sono meno importanti.

Abituate a terminare l’una le frasi dell’altra, Olga e Irina hanno dichiarato: “Un albergo a Versailles e uno a Tblisi non possono essere staccati dal contesto, devono per forza essere radicalmente differenti. Dopo uno studio preliminare, ci concentriamo sui desiderata della committenza, sul budget da rispettare, cerchiamo di porci come consulenti a 360 gradi. Un team dedicato inizia quindi a cercare soluzioni specifiche, concentrandosi su aspetti quali l’illuminazione, la logistica, la tattilità dei materiali. Tutto nel ristorante o nell’hotel deve essere confortevole e di facile utilizzo per gli ospiti: fidelizzare la clientela è uno degli obiettivi strategici primari. Infine, dopo aver affrontato tutte le questioni più pratiche giungiamo al design vero e proprio. I nostri interni devono diventare parte della città, devono essere chic e contemporanei, devono stupire”.

Le S+S ritengono che il concept generale sia importantissimo, e debba essere riassumibile in un documento super dettagliato ma di facile comprensione. I loro progetti sono complessi ed elaborati, ma alla loro base c’è sempre una grande carica di divertimento. “L’ironia è importantissima. Il mondo è già abbastanza serio e impostato, perciò cerchiamo di portare un po’ di pepe negli ambienti. I nostri clienti preferiti sono quelli che dicono: non sappiamo cosa vogliamo, disegnate qualcosa che sia unico, di mai visto, di sorprendente. Queste premesse ci danno tutta la libertà creativa di cui abbiamo bisogno”.

Esemplare esempio dell’approccio delle sorelle basato su tre pilasti – storia del luogo, oggetto architettonico, scopo dell’interno – è l’hotel Ibis Styles di Tblisi. Nel cuore del centro storico e all’interno di un antico palazzo, l’albergo doveva diventare un punto di attrazione per i turisti e per i residenti. La Georgia è un paese che tradizionalmente ama i colori accesi, ha una cucina ricca ed è sempre stato ospitale verso tutti. Gli interni luminosi sono un riflesso della sua anima folk, come l’area lobby a doppia altezza abitata da una gigantesca pecora dal corpo luminoso. Sotto le sue zampe sono state organizzare zone per il lavoro e per la conversazione, perfino un bar ricavato in un vero furgoncino Volkswagen. Le camere continuano con il mood “campestre” della hall, presentandosi con pattern variopinti alle pareti e sul pavimento e con una testata ovina che strappa un sorriso al primo sguardo.

“Ci sono trend artificiali e trend naturali – spiegano le Sundukovy Sisters – I primi hanno a che fare con il concetto di moda, ad esempio oggi funziona una carta da parati con i fiori, domani una tappezzeria tinta unita. Una tendenza naturale ha origine da sé stessa, tutto è innovativo e si ottiene con garbo un effetto che poi tutti vogliono replicare”. Sul campo, le sorelle dimostrano quanto sia inutile cedere all’ansia da prestazione e quanto al contrario si debba essere convinti delle proprie scelte. Per il progetto del Bosco Mishka Bar di Mosca, all’interno dello storico centro commerciale GUM, affacciato sulla Piazza Rossa di fronte al Cremlino, lo studio ha avuto solo tre mesi per realizzare lo spazio, l’unica condizione imposta dalla committenza era di rispettare l’eleganza dell’architettura. Il duo ha scelto pertanto di lavorare per sottrazione, scommettendo su un aspetto minimal. 2050 lampadine a bulbo dimmerabili, che ricreano la storica illuminazione della facciata principale dell’edificio, sottolineano gli archi e le finestre del bar, incorniciando il bancone in metallo posto al centro e ispirati all’aspetto monolitico del poco distante Mausoleo di Lenin.

“Il progetto preferito è sempre l’ultimo nato, quello che abbiamo coccolato più di recente… Finché non viene rimpiazzato dal successivo”. C’è stato dunque un momento in cui le Sisters hanno prediletto gli Accor Office di Dubai, dinamici e votati alla collaboratività, ricchi di spazi comuni e aree in cui i dipendenti possono confrontarsi in maniera informale. Un open space con ottanta postazioni di lavoro accoglie la gran parte degli impiegati, mentre per la dirigenza sono stati ricavati mini-uffici privati. L’ambiente industrial è ammorbidito dalla presenza di piante e fiori, palmizi e succulente, sparse tra le scrivanie e le sale riunione.

Certamente un momento segnante nella carriera delle gemelle è stata anche l’inaugurazione del Pullman Hotel di Berlino. “Si tratta di un hotel e si trova in Germania, perciò inizialmente avevamo creato un mood semplice, ordinato, in un certo senso ‘quadrato’. Lo abbiamo presentato al manager di riferimento che ci ha cassato, dicendo che eravamo sulla strada sbagliata, che avremmo dovuto creare un’esplosione di colore e rompere gli schemi. Essere noi stesse per vincere. Siamo state così felici di ricevere questo consiglio che siamo rientrate subito a Mosca per metterci al lavoro su nuove idee”.

Il quartiere in cui sorge l’albergo è passato in poco tempo da distretto business ad area frequentata dai giovani in cerca di divertimento. In particolare, l’edificio che ospita il Pullman si trova sulla grande arteria stradale che proviene dallo zoo, per questo all’ingresso è stata installata una grande giraffa che, con il suo lungo collo, scruta tutte le persone che entrano. I colori forti e i pattern geometrici black & white sono dei delicati rimandi alla lezione del Bauhaus, ma su tutto domina una vivacità e un’allegria istintive, che sono la firma di S+S.

Olga e Irina sono giovani, hanno ancora tanto da raccontare attraverso l’interior design. Ma per il futuro desiderano qualcosa di molto semplice: “Il nostro sogno è continuare ad amare il nostro lavoro e alzarci ogni giorno con la voglia di creare”.
