Straordinarie e innovative le basi costruite in Antartide nell’ultimo decennio, il cui design è stato definito dal New York Times l’architettura più cool sulla terra
Anno 1985: grazie ai dati raccolti dall’Halley Research Station in Antartide, Joe Farman, Brian Gardiner e Jonathan Shanklin pubblicano su Nature un articolo sulla diminuzione dei livelli di ozono nell’atmosfera che è destinato ad aprire gli occhi dell’umanità sui cambiamenti climatici, tanto che solo due anni dopo 197 nazioni firmano a Montreal un protocollo per proteggere la Terra dagli effetti delle radiazioni ultraviolette.

Sono passati trentacinque anni e il buco nell’ozono si sta riducendo. E la Halley Research Station che fine ha fatto? Halley V, la base britannica in funzione negli anni Ottanta, è stata sostituita da Halley VI, un edificio progettato da Hugh Broughton Architects in seguito a un concorso d’architettura e costituito da una serie di otto moduli montati su zampe idrauliche che mantengono i fabbricati al di sopra degli accumuli di neve. I sostegni sono provvisti di sci giganti che fanno di Halley VI l’unica base ridislocabile del mondo, cosa successa nella stagione 2017-2018, quando a causa delle crepe formatesi sulla Burnt Ice Shelf, la stazione è stata spostata di 23 kilometri.

Attenzione al benessere dei ricercatori, riduzione delle attività di manutenzione e dei consumi energetici sono le qualità che contraddistinguono, oltre ad Halley VI, le basi costruite nell’ultimo decennio, il cui design è stato definito dal New York Times l’architettura più cool sulla Terra. Hugh Broughton Architects ha progettato sempre per BAS – British Antarctic Survey – il Discovery Bulding per la base di Rothera e, inoltre, la nuova base Juan Carlos I per il governo spagnolo e la Scott Base per il governo della Nuova Zelanda.



Molto interessanti sono anche i progetti dello studio tedesco Bofarchitekten per l’India’s National Center for Antarctic and Ocean Research, che integra nell’edificio i container utilizzati per la spedizione dei materiali, e quello di Estudio 41 per la base brasiliana Comandante Ferraz Research Station, inaugurato nel gennaio di quest’anno, che si propone di portare in Antartide lo spirito tropicale del paese.
Halley VI, Antarctica